L’Acido Ialuronico per le macchie della pelle
In alcuni periodi della vita possono apparire delle macchie brune sul volto, molto antiestetiche. Questa patologia si chiama melasma, o cloasma, queste macchie si presentano sul viso di una donna in alcuni particolari momenti della vita, ad esempio dopo la gravidanza, durante l’assunzione della pillola contraccettiva o in estate quando c’è una maggiore esposizione al sole.
Sono macchie di una forma irregolare che ritroviamo sul labbro superiore, fronte, guance. La causa? Non è ben definita. E’ molto probabile che gli estrogeni, ormoni femminili, producano un eccesso di melanina. L’acido ialuronico può aiutare nello “schiarire” le macchie? Non molto. Può sicuramente rendere la pelle liscia e più luminosa tendendo a minimizzare l’effetto del cloasma ma per intervenire in maniera più efficace ci sono altri strumenti. Vediamo da vicino quelli proposti dai dermatologi.
Idrochinone: è considerato un composto nocivo, tanto che la direttiva 2008/88/CE lo ha ad esempio vietato nei prodotti per l’ossidazione per la tintura capelli. Ci sono delle pomate che vengono vendute al di fuori dei circuiti ufficiali, ma, come detto il suo uso è sconsigliato anche se i fautori dell’ idrochinone sostengono che gli effetti nefasti non sono stati provati.
Acido piruvico: sostanza utilizzata anche per combattere l’acne si utilizza per effettuare un peeling abrasivo dell’epidermide che stimola anche la produzione del collagene al livello dermico. Si utilizza in concentrazione compresa tra 40 e 50%. Il paziente dopo il trattamento non può esporsi al sole per un periodo piuttosto prolungato, da effettuare quindi nei periodi invernali.
Acido glicolico: alla stessa stregua di quello Piruvico anche questa sostanza viene utilizzata per il peeling. Esistono anche delle creme vendute in farmacia che ne contengono il principio in concentrazioni molto basse. La loro efficacia è molto limitata. Per macchie piuttosto estese e vistose c’è quindi bisogno di un intervento ambulatoriale seguito da un dermatologo che stabilirà dosi e concentrazione. Anche in questo caso vietata l’esposizione al sole dopo il trattamento.
Acido cogico: si tratta di un “depigmentante” che viene venduto in erboristeria o farmacia con concentrazione al 2-3% senza ricetta medica. Si applica direttamente sulle macchie del viso.
Vitamina K: questa vitamina aiuta a coagulare il sangue. E’ efficace per le occhiaie se combinata con retinolo, vedi l’articolo sulle Vitamine per la pelle.
Laser: è l’intervento più invasivo ma anche quello più risolutore, utilizzato anche per combattere il fotoinvecchiamento della pelle. Si usa il laser a luce pulsata o “Q-switch“. Dopo l’intervento si applica una pomata antibiotica sulla zona trattata e, anche in questo caso, sole vietato per qualche settimana. Per controllare l’efficacia del trattamento laser questi sono i risultati di un test pubblicato su Pubmed con le foto del prima e dopo. Prezzi a partire da 500 euro.