Autoabbronzante Migliore quale Funziona veramente
Avete appena eseguito un trattamento con acido ialuronico oppure un lifting per eliminare le rughe, ma allo stesso tempo volete apparire abbronzate, cosa fare? Esporsi alla luce del sole invecchia, lo sappiamo tutti, anche se è fonte di energia, stimola la serotonina e fissa il calcio delle ossa.
Bisogna però prenderlo con moderazione, se vogliamo quindi apparire con una pelle un po’ scura, specialmente se abbiamo appena fatto delle piccoli iniezioni di filler o comunque non abbiamo tempo e voglia di ricorrere ad una lampada solare, possiamo utilizzare gli autoabbronzanti.
Si chiamano “self tan” e contengono DHA (diidrossiacetone) che non è ne’ tossico ne’allergizzante. E’ un estratto della canna da zucchero che, reagendo con gli aminoacidi dello strato superiore della pelle, provoca la formazione di sostanze chiamate melanoidine che danno alla cute un aspetto abbronzato.
Il DHA è stato scoperto per caso negli anni 50 in Usa. Un po’ come accaduto per il Viagra che serviva come vasodilatatore, è stato utilizzato poi per le disfunzioni erettili. La FDA ha approvato l’uso del DHA nel 1973.
Le prime formule delle creme autoabbronzanti restituivano una pelle troppo arancione, poi è stato inserito l’eritrulosio, uno zucchero che crea una tonalità rosata e riduce la sfumatura gialla.
Per evitare rischi del genere è bene applicare una piccola quantità di autoabbronzante su una porzione della pelle non visibile per vedere come reagisce.
L’eritrulosio, oltre a contrastare l’effetto arancione, ha un rilascio ritardato, così l’assorbimento del cosmetico avviene in modo graduale e omogeneo, e si evita la formazione di macchie. In genere, il massimo del colore si ottiene dopo 5-6 ore. E se preferisci diventare più scura, puoi applicare una seconda volta il selftan, o passarlo sulle zone rimaste più chiare.
L’autoabbronzante non fa venire i punti neri ma li può evidenziare. Succede perché colora gli strati superficiali della pelle, così il sebo contenuto nei pori può scurirsi. Un effetto collaterale che si può limitare tacendo un leggero gommage prima di applicare il prodotto.
I prodotti a base oleosa, ma anche le creme troppo grasse, interferiscono con l’assorbimento del DHA. Fanno da barriera tra l’autoabbronzante e lo strato superiore della pelle riducendo l’effetto del selftan. Le modelle del marchio di lingerie Victoria’s Secret, hanno una regola: lo applicano subito dopo uno scrub dolce senza stendere l’idratante corpo. Sì, invece, a un po’ di burro di karité sui punti in cui l’epidermide è più spessa come caviglie, gomiti e ginocchia. Cosi non si scuriscono troppo.
Attenzione ad esporsi al sole con l’autoabbronzante che non ha protezioni solari e non protegge quindi dalle scottature. Gli effetti degli autoabbronzanti durano solitamente da 8 a 12 ore, se non si effettuano risciacqui con acqua, docce o bagni possono mantenersi anche per diversi giorni sulla pelle.
Autoabbronzante migliore
Ci sono parecchi prodotti sul mercato, anche molto economici, quello che però vi consigliamo per averlo provato sono le GOCCE MAGICHE di COLLISTAR che si trovano in offerta.Questo per quel che riguarda il corpo, per il viso c’è quest’altro prodotto sempre di COLLISTAR.
- autoabbronzante come funziona : si applica la crema sul corpo pulito e si lascia asciugare. Dopo 15 minuti circa siete pronti per uscire.
- autoabbronzante corpo: di solito si comprano prodotti diversi per corpo e viso per economizzare, un po’ piú “dozzinale” per il corpo perchè ne usiamo di piú.
- autoabbronzante viso migliore: poche gocce di autoabbronzante bastano per avere una carnagione piú scura che dura anche 24 ore.
- Autoabbronzante uomo: leggermente diverso rispetto a quello per le donne per cia delle pelle maschile piu’ spessa.
- autoabbronzante quale migliore: i prodotti della Collistar ma anche di Clarence, Kiko e Vichy sono ottimi, date un’occhiata a quelli in offerta.
- autoabbronzante applicazione: si prende una piccola parte del prodotto e si versa per prova su una parte poso visibile del corpo per testare la quantità da applicare. Troppo o troppo poco non andrebbe bene, meglio bilanciare.
- autoabbronzante macchie: possono crearsi delle macchie se avete esagerato in alcuni punti nell’ applicazione che non è uniforme. Potete usare del succo di limone per toglierle oppure un composto con bicarbonato ed olio.
- autoabbronzante funziona: funziona molto bene ed è un’ottima alternativa alle lampade solari che invecchiano la cute e fanno male.
- autoabbronzante e sole: meglio non esporsi al sole con l’auto abbronzate che potrebbe “sciogliersi” e creare antiestetici aloni.
- autoabbronzante consigli: fate prima dei test su piccole parti del corpo per capire il tipo di colore che otterrete in base alla quantità usata.
- autoabbronzante su pelle abbronzata: può essere applicato anche su una pelle già scura.
- autoabbronzante che funziona: tutti quelli che abbiamo elencato sono ottimi-